La decisione di un Tar locale è rivoluzionaria e mette in discussione il metodo con cui viene stabilito l’accesso programmato nelle università italiane e calcolato il numero dei posti a disposizione nelle facoltà di Medicina e Odontoiatria e di tutta l’area sanitaria.
I ricorsi sono fondati non solo sul ripetersi anche per questo anno di ormai tristemente noti scandali, brogli e domande errate o da annullare sottoposte agli studenti durante la prova di accesso, fatti certamente inammissibili vista l’importanza della prova sul futuro di tanti giovani, ma su istruttorie illegittime per determinare i posti disponibili a cui partecipano gli stessi ordini professionali senza alcuna garanzia per gli studenti.
Si rimette in allegato la
